Il Presidente del Foggia, Nicola Canonico ha parlato in conferenza stampa questa mattina.
“Si dice che il calcio non è mai una scienza esatta. Nei momenti di riflessione ho parlato tanto con mister Boscaglia perché nel progetto ci vuole tempo. C’è un atteggiamento che non mi sta piacendo in campo. Ho parlato nuovamente con il gruppo squadra e i prossimi provvedimenti vedranno mettere fuori qualcuno dalla rosa. La responsabilità è dei ragazzi. Gli ho difesi ma è legittimo che i tifosi li contestino. Se qualche tesserato viene toccato da qualcuno ci saranno le mie dimissioni perché questo è uno sport. Dobbiamo fare lavorare il mister e il cambio ha bisogno di un mese per vedere la sua mano. In questo momento bisogna stare vicino alla squadra. Se devo fare una guerra contro tutti non la vincerò mai. Se non c’è l’unione da parte di tutti non si va da nessuna parte. Criticare e raccontare è umano. Nessuno all’inizio aveva criticato le scelte fatte all’inizio del campionato. Non ho avuto critiche da nessun giornalista nemmeno esterno da Foggia. Eravamo tutti soddisfatti e ci sono 4 mila tifosi che hanno sottoscritto l’abbonamento. Il tifoso deve essere arrabbiato ma il presidente lo è ancora di più perché mette i soldi nell’investire sulla squadra. Il Foggia non fallirà fino a quando ci sarò io. Questo concetto che passa non va bene. Nel momento di difficoltà se analizziamo la partita di ieri quando subiamo gol al primo tiro in porta avendo creando tanto a quel punto c’è un blackout nella squadra. Non accetto che smettono di lottare in campo perché si può anche perdere ma la maglia va sempre onorata. Se uno pensa che ne usciamo con continui attacchi alla mia persona o con contestazione continue non è così. Capisco tutto ma io non abbandono la squadra. Il pranzo che ho mangiato con i ragazzi è stato un modo per creare una famiglia invece è stato travisato altro. Qualcuno dice che parlo solo quando vinciamo ma non è così. Bisogna finire di raccontare barzellette. Se qualche gara vado via prima è perché ho un carattere forti. Essere umiliati così non ha parole. Vogliamo bene al Foggia? Allora fino a gennaio gradirei indifferenza da parte di tifosi e giornalisti per il bene del Foggia. Bisogna continuare a lottare e giocare altrimenti farò la scelta di mettere qualcuno fuori rosa. Non mi sono mai nascosto. Quello che ho investito quest’anno non l’ho fatto in nessun posto. Se c’è qualcuno che vuole che vada via può farsi avanti. Non sono disposto ad accettare critiche sui mancati investimenti. Il calcio ha bisogno di tempo e momenti. Gli errori? È evidente che avrò sbagliato qualcosa. Gli investimenti fatti sulla squadra sono enormi. Ho dato fiducia ad un allenatore che ha vinto tre campionati e ha valutato l’organico. Sulla situazione con la Pintus prevede un pagamento di quote che sono in mio possesso se vince lei prenderà la somma intera altrimenti prenderà somme che gli spettano. I calciatori vengono pagati mensilmente non ci sono problemi economici. Avrò fatto errori nel dare fiducia a qualcuno ma di questa situazione societaria non ci sono problemi. Non ho mai fatto fallire una società nella mia vita. Faccio investimenti per quelle che sono le mie possibilità senza esagerare. Chi parla così è perché non mi conosce. Fare una guerra per partito preso non è il bene del Foggia. Come si esce da questa situazione? Stando tutti uniti, società, tifosi, squadra e giornalisti. I ragazzi hanno qualcosa interna che se vanno in svantaggio hanno paura perché non sanno cosa può accedere se perdiamo. I più giovani non hanno questo problema. Abbiamo giocatori con grandi caratteristiche tecniche e quindi pensano che da soli possono far vincere la partita. Questo è sbagliato perché bisogna giocare da squadra. Devono lavorare serenamente anche il nuovo allenatore. Dobbiamo uscire da questa classifica e più in basso non possiamo andare. Dobbiamo avere la forza di uscire insieme. Poi nel mercato dobbiamo migliorare qualcosa. Possono però dimostrare ancora di valere qualcosa. Una reazione il gruppo può averlo ma devo difendere questa squadra sempre. Mi assumo la responsabilità di aver sbagliato e investito male per portare giocatori importanti. Quello che volevo regalare alla piazza non è questa classifica. Che il tifoso arrabbiato va bene ma non si deve degenerare. Devono essere consapevoli che ognuno deve fare il suo. Fateci lavorare con serenità almeno fino a gennaio poi con il mercato vedremo cosa accadrà. L’organigramma è stato definito la settimana scorsa ma le figure che ci sono ci danno una mano dall’inizio. Ai ragazzi non manca nulla. Dai momenti più difficili possono scaturire cose belle. Ma devono reagire altrimenti qualcuno andrà fuori rosa. Lo stadio? La prossima settimana firmeremo la convenzione, lo stiamo già utilizzando. Anche su questo mi hanno detto di tutto. Ma se il comune fa un bando con costi troppo enormi è difficile. Penso che fare un ritiro sarebbe troppo severo per i ragazzi. Devono allenarsi con serenità e dare la possibilità all’allenatore di conoscerli. Non è una questione di preparazione atletica ma è una questione di testa. Dal punto di vista atletico stiamo bene. Anche nella gara di Coppa non siamo riusciti a fare gol ma spesso la fortuna nemmeno ci aiuta. Con il Picerno ho letto che abbiamo sofferto ma non è vero abbiamo preso solo un tiro. Se riusciamo a fare gol alla prima occasione scatta qualcosa ed è questo che ci sta mancando ora. Dobbiamo far crescere il Foggia e farò di tutto per riuscirci”.