articolo di Roberto Levantaci
Se le sono date di santa ragione. Alla fine, pure senza guantoni. Come due pesi massimi sul ring alla quindicesima ripresa. E dire che giocano nello stesso club. Il PSG si frega le mani, il club parigino avrebbe vinto comunque. Visto che nella sua faraonica rosa figurano entrambi. Come giocare alla roulette e puntare sia sul rosso che sul nero. I due calciatori più forti del mondo: il trentacinquenne Messi da una parte, il ventitreenne Mbappe dall’altra. Un tempo ciascuno. La Pulce prima, il tartarugone poi. E poi, la Pulce di nuovo. Già, perché la finale mondiale 2022 è stata proprio questa. Altro che Argentina-Francia. La sfida dei numeri dieci. Alla fine la seleccion alza la Coppa, per la terza volta nella sua storia. Ma soprattutto, dopo circa due ore e mezza di gioco. Una finale infinita. Una gara spettacolare, una partita come non se ne vedevano da tempo, la ciliegina sulla torta del primo mondiale di Natale. La seleccion sul tetto del mondo. Giusto così. La Pulce mette l’ultimo tassello alla sua collezione di trofei. Gli mancava solo questo, ora è completa. In un solo colpo supera pure il suo rivale Ronaldo, che molto probabilmente dovrà accontentarsi – si fa per dire – di andarsi a prendere mezzo milione di euro al giorno in Arabia Saudita, ma senza aver mai vinto un mondiale. L’Argentina è campione del mondo, Mbappe è incoronato fenomeno. Ci siamo divertiti. Chapeau!
