articolo di Marco Iusco
Al penultimo giro di boa del campionato ci sono stati solo due pari, quello tra la seconda e terza in classifica, ovvero Reggina e Bari a reti bianche e quello tra Modena e Benevento 1 a 1. Poi si sono verificati quattro colpacci esterni, con quelli più pesanti da parte di Ascoli ai danni del Cosenza dove neanche il cambio in panchina, che inizialmente aveva dato una scossa, ha sortito l’effetto sperato; e quello subito dalla Ternana di Andreazzoli al ‘Liberati’ contro un Como in risalita e che il 26 dicembre potrebbe uscire dalla zona pericolante dopo un intero girone di andata fortemente al di sotto delle aspettative ed ambizioni della società. Sicuramente il colpo d’occhio lo ha catturato uno dei due anticipi, la gara del ‘Granillo’ tra Reggina e Bari, non tanto quanto per lo spettacolo offerto in campo ma per quello sugli spalti dove entrambi le tifoserie gemellate da oltre trent’anni hanno realizzato coreografie spettacolari e festeggiato prima della partita, fuori dallo stadio e all’interno a centrocampo, poco prima dell’inizio. È stata anche la giornata funestata dalla scomparsa di Mihajlovic e del direttore unico, Mario Sconcerti, due bruttissime notizie per il mondo del Calcio. Comunque si concluderà il prossimo turno di campionato, il Frosinone, uscito sconfitto nell’ultima gara contro i liguri, vedrà ancora saldamente il gruppetto composto dagli stessi laziali, seguiti dai reggini, dalla compagine pugliese e dal Genoa, con queste ultime due che si scontreranno al San Nicola. Tuttavia, chi sta risalendo la china è il Pisa di mister D’Angelo, accreditato alla vigilia tra le possibili sorprese, che si sono imposti per 3 a 0 sul Brescia, mentre dal sesto all’ottavo posto c’è un ex aequo tra Parma, Sudtirol e Ternana con l’unica a vincere che è stata la formazione altoatesina, ma tutte e tre devono guardarsi dall’Ascoli di Bucchi, quest’ultimo fresco di rinnovo, uscito vincitore nell’ultimo turno e che dovrà vedersela con la Reggina di Pippo Inzaghi. A metà classifica con vista sulla zona playout, c’è il Cagliari che ha esonerato Liverani e potrebbe prendere uno tra Ranieri (ex Cagliari che guidò trionfalmente gli isolani dl 1988 al 1991, dalla C1 alla A) o D’Aversa. Senza nulla togliere all’altro tecnico mister Claudio Ranieri che darebbe un ulteriore tocco di qualità alla serie B, fatto salvo che sarebbe stato bello vederlo anche sulla panchina della Nazionale italiana per la carriera che ha svolto e ciò che ha vinto anche con i mezzi che ha avuto a disposizione. A sorridere, invece, proprio contro il Cagliari è stato il Palermo che a poco e poco sta risalendo ma è ancora distante dalla zona playoff per soli tre punti. Infine, in coda colpo di orgoglio da parte del Perugia che mette a segno tre punti pesantissimi contro un Venezia che sembrava guarito e che aveva collezionato dieci punti nelle ultime quattro gare; da registrare, inoltre, il ritorno alla vittoria della Spal di Daniele De Rossi che mancava da sette turni.
PROIEZIONE SUL SANTO STEFANO DAY, ULTIMO TURNO, PRIMA DELLA SOSTA – Il calcio non conosce soste di festività, in passato si è giocato anche alla vigilia di Natale in serie B e quest’anno si è giocato all’Immacolata. Si continuerà perché tra pay-tv e calendari fitti fermarsi, a parte la serie A che ha osservato la sosta più lunga per via del Mondiale, gli altri sono obbligati a giocare. Tuttavia, il 26 dicembre scenderanno in campo tutte le squadre della serie B, con l’anticipo delle ore 12.30 tra Brescia e Parma; a seguire dalle ore 15.00 ben sette gare con alcuni match molto interessanti sulla carta come Venezia-Parma, Cagliari-Cosenza, Spal-Pisa ed altri dove sono favoriti chi gioca in casa, Como-Cittadella e Sudtirol-Modena. Alle 18.00 il Frosinone, anche in caso di pareggio contro la Ternana e se dovesse vincere la Reggina, diventerebbe campione d’inverno, in caso differente sarebbe raggiunta a pari merito, qualora però gli amaranto battono in trasferta l’Ascoli di Bucchi. A chiudere con un altro big match Bari-Genoa in cui si prevede una cornice di pubblico con oltre 35 mila spettatori. (Ph. Genoa Cfr e Ssc Bari delle rispettive coreografie di Reggina e Bari).
M.I.

