articolo di Marco Iusco
Dopo il pari pirotecnico, non per i gol (solo due, ndr), ma per il ribaltamento di fronte e per come è giunto il pari dei biancorossi, le due formazioni, Cagliari e Bari si giocheranno il secondo ed ultimo round della finalissima che assegnerà un posto per la gloria calcistica, quello che i calciatori italiani definiscono il paradiso calcistico. Tra sogni, obiettivi, cuore oltre l’ostacolo ci sono due popoli che ambiscono a questo traguardo, quello biancorosso e quello rossoblu. In tutti domenica sera saranno incollati davanti alle tv ed al San Nicola, soldout già da lunedì ma nella giornata di sabato rimessi nel circuito ticketone, poche centinaia di biglietti in diversi settori, si prevede anche oltre la capienza massima e quindi una cifra che si potrebbe aggirare intorno ai sessantamila. Si parte dal risultato dell’andata, 1 a 1, da una parte il gol nei primi dieci minuti di Lapadula e dall’altra quello del cecchino, Mirco Antenucci al cinquantesimo della ripresa, in una gara tiratissima ma dominata dai pugliesi dal ventesimo minuto in poi, con protagonista assoluto il portiere cagliaritano, Radunovic. Ma le partite al netto di tutto, vanno poi disputate e domenica sera, i biancorossi avranno due risultati su tre a disposizione, mentre alla squadra di Ranieri uno solo ed è la vittoria. Riportiamo pertanto uno stralcio della conferenza stampa prima della partenza per Bari di Claudio Ranieri: “Avessimo avuto uno stadio da 5000 posti lo avremo riempito come loro a Bari. Lapadula si sta comportando bene, mi sembra giusto dargli fiducia e dare a lui la velocità lì davanti. Si fa poco in queste partite, sono carichi i ragazzi. Più di dirgli che devono fare del loro meglio per essere soddisfatti non si può fare. Puoi lavorare sull’aspetto emozionale ma gli episodi possono incidere. Sono tornato per portare il Cagliari in serie A e per fare felice un popolo. Io e io ragazzi ce l’abbiamo messa tutta. Qua non c’è solo Cagliari ma tutta la Sardegna, anche i sardi dall’estero e sarebbe bello portare il Cagliari in serie A. Il Bari ha meritato il pareggio. C’è rammarico ma consapevolezza del risultato”. Un tecnico troppo esperto e scafato per lanciare provocazioni, anzi “un gentleman” di nome e di fatto, forse anche a differenza del suo miglior giocatore Lapadula che nel post-gara di Cagliari-Bari aveva asserito che il Bari, non l’aveva impressionato, nonostante il maggiore possesso palla ed i diciotto tiri, di cui dodici nello specchio, ma fa parte del calcio e l’attaccante sardo è probabilmente il centravanti più forte della categoria. Dall’altra parte di sabato pomeriggio si sono presentati all’unisono, il tecnico Mignani assieme al presidente Luigi De Laurentiis per caricare squadra e tutta la città e quasi all’unisono, prima uno e poi l’altro hanno dichiarato: “Giocheremo con orgoglio, cuore e perseveranza come abbiamo fatto nel corso di tutta la stagione a petto all’infuori per regalare una gioia ai nostri tifosi e questa città“. Per Luigi De Laurentiis che non parlava da oltre cinque mesi c’è stato modo anche di rispondere al futuro perché in caso di successo, sarebbe la sua ultima partita. Ma Mignani ha poi ribadito: “L’unica promessa che mi sento di fare alla nostra gente che daremo tutto ed oltre il massimo, spinti dal nostro grande pubblico”. L’arbitro di Bari-Cagliari sarà il sig. Marco Guida di Torre Annunziata. Le probabili formazioni di Bari-Cagliari. Il Bari presumibilmente con il 4-3-1-2: Caprile; Dorval, Di Cesare, Vicari, Mazzotta; Maita, Maiello, Benedett; Bellomo; esposito, Cheddira. Il Cagliari di Ranieri con il 4-3-1-2: Radunovic; Zappa, Dossena, Orber, Azzi; Nandez, Makoumbou, Deiola; Mancosu; Lapadula, Luvumbo. (Ph.Cagliari Calcio).
M. I.