Per una giornata la città di Foggia è stata la capitale della kickboxing dai connotati rosa. Da sempre gli sport di combattimento per mentalità e per cultura sono sempre stadi appannaggio degli uomini, ma negli ultimi anni sembra esserci una inversione di tendenza, sono sempre più le donne che si avvicinano agli sport di contatto e ancor di più alla kickboxing. Ad evidenziare questa tendenza ci hanno pensato alcune delle società sportive del settore più importanti della nostra città, organizzando la Second Edition “Girl Power” trofeo guantone rosa. Una giornata, quella di domenica 26 marzo, che ha visto salire sul ring, per l’occasione installato nella palestra dell’istituto “Leonardo Da Vinci” di Foggia, circa trenta atleti e atlete provenienti non solo da più parti della nostra regione ma anche da fuori. Ad organizzare la manifestazione ci hanno pensato alcune delle società più gloriose del nostro territorio, la New Fight Gym dei maestri Michele e Gabriele Baldassarre e la Fighting System del maestro Raffaele Naviglio. Pur avendo dalla loro una giovane età anagrafica, l’organizzazione è stata di quelli da veterani a dimostrazione soprattutto della ottima tradizione in questa disciplina che vanta il nostro territorio. Negli anni ottanta la kickboxing approdò in Capitanata grazie al maestro Italo Scrocchia che formò atleti di calibro nazionale come Michele Baldassarre (attualmente maestro della New Fight Gym n.d.r.) e Ciccio Russo, fino ad arrivare agli anni duemila dove i colori della nostra città hanno conosciuto il loro massimo splendore grazie alle gesta del campione foggiano Fabio La Calamita, che riuscì a conquistare il titolo Europeo e Mondiale. L’obiettivo di questa manifestazione, a detta degli organizzatori è proprio la promozione di questa disciplina sportiva, che prevede otre all’incontro meramente agonistico anche incontri di esibizione, incontri light a colpi controllati fino ad arrivare agli incontri con il contatto puro, dove è previsto il KO (knockout). La giornata di domenica è stata aperta al mattino con lo svolgimento degli incontri open, riservati a tutti gli atleti che volessero partecipare. Il clou lo si è avuto però, nella serata di domenica con lo svolgimento di ben quindici incontri. Ad aprire la serata, rigorosamente targata KTI (Kombat Team International) tre incontri di esibizione tra piccole atlete con età non superiore agli otto anni. Successivamente si sono avvicendati sul ring atlete delle varie società, sia negli incontri light e sia negli incontri a contatto puro. Proprio in questa ultima categoria di incontri spiccava il nome del sedicenne foggiano Claudio Piserchia, già campione mondiale dilettanti nella sua categoria e dell’altro foggiano Francesco Di Gennaro che sta avendo la sua consacrazione di atleta di kichboxing, passando dai match light a quelli di puro contatto. Interessante anche la risposta dei cittadini foggiani che hanno affollato le tribune della palestra “L. Da Vinci” adibita per l’occasione a vero e proprio palazzetto. Il connotato più importante e significativo della manifestazione, oltre al colore rosa, è stato l’entusiasmo mostrato dagli organizzatori del Galà per la riuscita della manifestazione. Organizzare qualcosa di importante, soprattutto in un momento così particolare in cui versa la nostra città, non è assolutamente semplice. L’abnegazione, l’entusiasmo e la volontà degli addetti ai lavori hanno fatto sì che la manifestazione avesse un successo rilevante. Alcuni maestri, protagonisti della manifestazione con i loro giovani fighters, hanno tenuto a precisare che la kichboxing nonostante sia uno sport da combattimento e la sua normale evoluzione è sul ring, è soprattutto uno sport che educa e disciplina i giovani atleti. Questo importante aspetto permette di apprendere tecniche di autodifesa che unite alla massima concentrazione richiesta e alla forza di volontà, consente di acquisire maggiore autostima, imparando a credere sempre più in se stessi superando le difficoltà che eventualmente dovessero presentarsi lungo il proprio percorso di crescita. Inoltre proprio perché questa disciplina è caratterizzata da importanti regole formative da rispettare, ai giovani atleti oltre che la buona riuscita delle attività svolte in palestra, si chiede soprattutto dedizione e applicazione in quelle che sono le attività extra palestra, scolastiche o lavorative. Si è protesi alla crescita del giovane fighter a 360 gradi, cercando di seguirlo lungo il proprio percorso di crescita sia in maniera collaborativa con le famiglie di appartenenza e sia là dove necessità, di essere da vero e proprio supporto. A termine della riuscitissima manifestazione gli organizzatori hanno dato appuntamento agli atleti, agli addetti ai lavori e al pubblico presente al prossimo anno con la terza edizione “Girl Power” trofeo guantone rosa 2024.
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