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    Rossi: “Contro il Catanzaro sarà un banco di prova importante”

    Il Foggia affronta il Catanzaro in trasferta e mister Delio Rossi ha analizzato la gara in conferenza stampa:

    “Questa è la mia terza partita, abbiamo lavorato in settimana per migliorare il nostro gioco. Per fermare qualcuno bisogna essere padroni di qualcosa. Avrò un’ulteriore fotografia della situazione. Ci sono tanti punti di differenza tra le due squadre. È un buon banco di prova per vedere a che punto siamo. I ragazzi sono vogliosi di fare e abbiamo inserito qualcos’altro dal punto di vista fisico e tattico. Durante le partite però si vede cosa manca e dove bisogna migliorare. La squadra sta rispondendo bene ma domani sarà un esame importante. Il Catanzaro vorrà fare bella figura nell’ultima partita di campionato in casa. Loro hanno raggiunto l’obiettivo ma noi non ancora. Non saranno disponibili Nobile, problema al ginocchio, e Beretta per influenza. Non c’è in rosa un sostituto valido per Garattoni ma abbiamo provato ad adattare qualcuno nel suo ruolo. So dove voglio arrivare ma per arrivarci c’è un percorso da fare. Allenando in serie C so benissimo che la squadra non può giocare come in serie A, un giocatore non può diventare un campione all’improvviso. Non saremo mai una squadra che cerca il palleggio insistito. Dobbiamo però avere una linea comune ed essere squadra in campo. Su questo sto lavorando anche se certe cose si fanno in ritiro ad inizio campionato. Viviamo partita per partita non abbiamo obiettivi prefissati. Dobbiamo ragionare sul fatto che ogni partita sia come l’ultima di campionato. Alla fine tireremo la linea ma non possiamo pensare a posizioni con supposizioni che vengono poi smentite. Penso che il presidente sia una persona che sta pensando al futuro. Per come intendo il calcio ogni partita deve avere stimoli indipendentemente da quale sia l’avversario. Se si vuole giocare a livelli alti bisogna pensarla così. Mi auguro che domani la squadra giochi da squadra. Sicuramente ci saranno episodi che cambiano la partita. Giocare da squadra non significa giocare bene ma giocare l’uno per l’altro. È importante infatti la compattezza del gruppo”.

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