articolo di Marco Iusco
Un’estate caldissima, ma incandescente nelle aule e stanze del Palazzo. Il Lecco è fuori dalla serie B dopo la clamorosa, ma che era nell’aria, decisione del Collegio di Garanzia che ha accolto il ricorso del Perugia. Non basta più vincere sul campo. La stessa Reggina si è vista respingere il ricorso. Nell’ultimo grado della giustizia sportiva, la sezione del Collegio sulle controversie in tema di ammissione ed esclusione delle competizioni professionistiche, presieduto dal presidente di Sezione dalla Corte dei Conti, ha dato ragione agli umbri nel ricorso contro la FIGC. Il Lecco paga a caro prezzo la questione stadio e il non aver indicato entro la data del 20 giugno, scadenza perentoria, quale sarebbe stato il proprio stadio, nonostante i playoff di serie C si siano giocati più tardi. La vittoria di una squadra dei playoff di serie B viene tolta sul campo, senza neanche premiare la sfidante, il Foggia, alla quale non è stato accolto il ricorso per la riammissione e tra l’altro il Lecco rischia di ripartire dalla Terza Categoria, tradotto in morte del calcio lombardo e accoltellata per i tifosi del club. Per il presidente Di Nunno che difficilmente mollerà, restano due strade: il ricorso al Tar ed al Consiglio di Stato. Ricorsi che non si possono escludere neanche per la Reggina, che dal 20 luglio dovrebbe iniziare il ritiro sotto la guida tecnica di Pippo Inzaghi, ma non si sa per quale categoria ed il Foggia. Per la serie B è il caos totale, in C il presidente Marani non se la passerà benissimo perché forse è la prima volta che succede che ci sono solo tre promesse su quattro, ed infine i tempi della giustizia amministrativa si vanno inevitabilmente a sovrapporre a quelli del calendario che è stato fissato al 19 agosto, con a questo punto non più la Reggina da sostituire ma anche il Lecco che sarebbe stato impegnato in quel di Pisa. Prevedere l’inizio del prossimo campionato di B è una mission impossibile, contattare per avere maggiori lumi, Tom Cruise.
