articolo di Marco Iusco
“Eppur si move” (E pure si muove…) la frase che fu pronunciata da Galileo Galilei dopo che liberato dal Tribunale della Santa Inquisizione in riferimento alla Terra, con i dovuti “distinguo” si potrebbe scrivere anche della classifica della serie B 2022-23’ a riguardo del gruppetto di testa dalla prima all’ottava posizione dove si sono susseguiti, quattro pareggi rocamboleschi, tre sconfitte ed una sola vittoria, quella del Brescia quarto che ha battuto la Spal di Daniele De Rossi. A metà classifica anche in quel caso anche lì ci sono state pochissime vittorie, soltanto due, mentre nel gruppetto di chi lotta tra playout e per non retrocedere automaticamente c’è stata una maggiore animosità e le vittorie sorprendenti di Perugia e Venezia sono giunte rispettivamente contro Genoa e Palermo.
LA CLASSIFICA DOPO 15 GIORNATE, REGGINA ANCORA CAPOLISTA, MENTRE CONTINUA IL DIGIUNO DALLA VITTORIA DEL BARI – La notizia di questa settimana che il Frosinone di mister Fabio Grosso in caso allo “Stirpe” non è più imbattuto perché il Cagliari ha messo a referto due reti, anzi tre perché l’ultima quasi al centesimo minuto, in standard con tempi “allungati” che stanno concedendo al Mondiale in Quatar, gli è stato annullato un gol per fuorigioco, ma resta un partita bellissima, uno spot per il calcio tra due squadre che lotteranno sino alla fine e gli isolani in evidente ripresa. Chi ha impattato sul pari è la Reggina di Pippo Inzaghi fermato dal Benevento, ma una delle scene più belle è stata immortalata dal fotografo ufficiale degli amaranto che ha colto l’attimo della stretta di mano ed abbraccio tra i due ex Campioni del Mondo, Inzaghi da una parte e l’ex pallone d’oro, Fabio Cannavaro. Prendendo in esame le ultime cinque giornate, nessuno ha fatto peggio del Genoa di Blessin che tutti i giornali, testate web e radio nazionali comprese, lo davano vicino all’esonero, ma evidentemente il colloquio nella “stanza dei bottoni” con la società sarà servito insieme al parere positivo dello spogliatoio, perché in questi casi sarebbe un clamoroso errore non consultarsi con chi scende in campo poi a battagliare, di fatto sta che il Genoa ha totalizzato tre punti in cinque turni e due sconfitte nelle ultime tre gare e domenica incontra nel proprio stadio il Cittadella, cliente scomodo. Chi non se la passa proprio bene e ieri pomeriggio ha tuonato il diesse Ciro Polito in una conferenza stampa dai toni piccati, è il Bari che non vince da sei turni ed una media punti non buona negli ultimi turni, ma non va dimenticato che sono una neopromossa e che domenica scorsa comunque hanno pareggiato sul fil di lana con Ruben Botta. Chi, invece vola sulle ali dell’entusiasmo è il Pisa di mister D’Angelo che con lui alla guida i toscani sono imbattuti e domenica vanno a far visita al San Nicola, di fronte al grande pubblico per continuare la loro striscia di risultati utili; lo scossone invece c’è stato a Terni perché Bandecchi non ha gradito l’ennesimo Ko ed ha esonerato mister Lucarelli, e preso uno dei migliori tecnici liberi nel panorama cadetto, mister Andreazzoli, riuscirà quest’ultimo a risollevare le sorti degli umbri? La risposta sarà esclusivamente restituita dal campo anche se questo calcio diventa sempre più impaziente nel processo di amalgama tra vecchi e nuovi giocatori e chi paga è sempre il tecnico. Il Parma continua a non decollare ed ha perso nel derby dei prosciutti contro il Modena, grazie alle reti di Falcinelli e Bonfanti. In coda da registrare un passo falso da parte del Palermo alla sua seconda sconfitta di fila, un rendimento troppo altalenante per i rosanero da cui ci si aspettava di più ma il solo Brunori non può bastare si vince di squadra. Degne di nota le vittoria del “ritornato” Castori in quel di Perugia ai danni del Genoa e del Venezia stesso come già ampiamente descritto, vincenti di misura sui siciliani.
PROIEZIONE SUL PROSSIMO TURNO – Il mese di dicembre prevede cinque turni, compreso quello infrasettimanali, con l’ultima giornata del girone di andata che si concludere nel giorno di Santo Stefano, il 26 dicembre. Si inizia il 3 dicembre però con l’anticipo tra Ternana e Venezia e sarà curioso vedere se ci sarà da parte degli umbri una risposta e da parte dei lagunari invece una linea di continuità per restare attaccati alla salvezza, cosa impensabile alla vigilia del campionato cadetto. Ma il 3 dicembre ci sarà alle 18.00 anche un altro anticipo, Cagliari-Parma che a parte per i tifosi ed addetti ai lavori presenti, terrà tutti incollati, due squadre che con la serie B non c’entrano nulla e che hanno in condivisione e comunione di bene, l’immenso e Sir Gianfranco Zola, maestro del calcio. Il 4 dicembre, invece, ci sono altre partite che prevedono “fuoco e fiamme” sul rettangolo di gioco, a partire da Bari-Pisa, dove i biancorossi in casa hanno un bottino deludente (solo sette punti, ndr) nonostante a livello di media spettatori sono la quarta-quinta forza in Italia tra i campionati professionistici; a seguire, c’è un interessante Brescia-Reggina, ed in caso di vittoria dei lombardi agguanterebbero gli amaranto, mentre in caso di vittoria dei calabresi si porterebbero ad un soffio vitale dal Frosinone che è atteso invece alla frontiera dalla sfida contro il Sudtirol. In coda alla classifica c’è fermento e ci sarà Cosenza-Perugia, in questo caso anche un punto ad entrambi non farebbe male, e difficilmente si vedrà un gioco spumeggiante. Infine, ci sono: Benevento-Palermo, entrambi a pari punti dove può succedere di tutto e la Spal di De Rossi chiamata a reagire dopo due sconfitte di fila affronterà la temibile neopromossa, Modena; inoltre, l’Ascoli di Bucchi ad un solo punto dalla zona playoff affronterà il Como, galvanizzato dal pari contro il Bari e smanioso di continuare a risalire la china dopo un avvio terribile. (Ph. Reggina 1914).
M.I.