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    Sulle punte…contro la violenza di genere

    Centodue! Mai un numero ha potuto generare maggiore sgomento di questo, dal momento che sta ad indicare il numero dei femminicidi in Italia dal 1 gennaio al 12 novembre 2023, un numero purtroppo in aumento di ben quattro punti percentuali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Dati questi che fanno riflettere e pongono numerosi interrogativi, a cui l’unica risposta possibile è di non stare a guardare e fare quadrato, cercando ognuno nel suo piccolo di dare il proprio contributo per debellare questo fenomeno in aumento. Anche la città di Foggia ha voluto alzare la voce dando il suo contributo e organizzando la settimana dedicata al Contrasto della Violenza di Genere. Nell’ambito delle manifestazioni atte alla sensibilizzazione sul tema, diverse sono state e saranno le iniziative organizzate con lo scopo di coinvolgere quanta più gente possibile e cercare di fare qualcosa di concreto per combattere questo fenomeno. Nella giornata di domenica 19 novembre presso l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Foggia si è tenuto un Flash Mob che ha visto coinvolte le ragazze della Scuola di danza Arte Danza della maestra e direttrice Maria Celeste Damaso. Promotori dell’evento oltre all’Ordine dei medici di Foggia, rappresentato per l’occasione dalla dott.ssa Maria Teresa Vaccaro, sono stati l’organizzazione di volontariato Viola Dauna, l’Osservatorio bambini invisibili, Medicina di genere Commissione OMCeO FG e la Commissione Viola OMCeO FG. Nell’Aula magna dell’Ordine dei Medici di Foggia, per l’occasione trasformata in un piccolo palco, le allieve del corpo di ballo della scuola Arte Danza, si sono esibite in due diversi momenti dal titolo “L’Amore è un’altra cosae “Tu non sei sua”.  Ancora una volta lo Sport va a braccetto con il Sociale riuscendo a toccare corde importanti, coinvolgendo gli spettatori presenti con profondi spunti di riflessione. Il lavoro paziente e certosino della coreografa del Flash Mob, Maria Celeste Damaso, e la dedizione del suo corpo di ballo hanno fatto si che si riuscisse a portare in giro per la Capitanata, l’importante messaggio attraverso coreografie dedicate. “La danza è una disciplina che attraverso il movimento e l’espressione del corpo cerca di trasmettere emozioni e messaggi unici arrivando dove le parole a volte non riescono – afferma l’ideatrice della rappresentazione – e soprattutto la preparazione a questi eventi è anche spunto di riflessione e di confronto all’interno della nostra scuola. Cerco di sensibilizzare le mie allieve e metterle in guardia dalle insidie quotidiane che si possono palesare sul cammino della loro crescita, ma allo stesso tempo guardare con fiducia al futuro perché saranno proprio loro a rappresentarlo. Una cosa che mi rende particolarmente felice è l’aver constatato, portando in giro per la provincia questa rappresentazione, la massiccia partecipazione e il totale coinvolgimento da parte della popolazione di Capitanata.”  Ruolo fondamentale nell’organizzazione di questa manifestazione lo ha avuto l’Associazione Viola Dauna che lavora sul tema da più di dieci anni cercando di lanciare il messaggio di lotta contro ogni tipo di violenza in tutti i modi, e seppure iniziando a piccoli passi nel corso di questo decennio ha raggiunto numeri importanti. “Il nostro obiettivo attraverso la sensibilizzazione, la formazione e la ricerca– afferma la presidente dell’associazione Viola Dauna dott.ssa Stefania Di Gennaroè quello di prendere e far prendere consapevolezza, che si può contrastare la violenza di genere soltanto educando. A tal proposito siamo entrati nelle scuole di secondo grado con il Progetto Edwige, ma non vogliamo fermarci qui e siamo consapevoli che probabilmente bisogna fare altro e di più, soprattutto coinvolgendo le famiglie, partendo dai genitori. Anche perché la città di Foggia vuole alzare la testa e lo sta dimostrando in tutti i modi, vogliamo cercare di dare il nostro contributo per il cambiamento”. Alla presidente Di Gennaro fa eco il consigliere dell’associazione e Deus Ex Machina della manifestazione dott.ssa Patrizia Mascolo che aggiunge: “Il nostro obiettivo è quello di cercare di raggiungere più categorie e con tutti i mezzi possibili, cercando di stimolare anche con mezzi diversi, quale la danza, e con questi flash mob, momenti di riflessione, che portino alla maggiore consapevolezza dell’importanza che riveste il dialogo e l’educazione in ambito famigliare.  L’obiettivo che vorremmo perseguire – conclude il consigliere – è proprio quello di giungere ad una solidità all’interno della famiglia, che possa educare al rispetto.” Sono queste secondo noi le cose che fanno bene alla società e soprattutto la consapevolezza che la Capitanata è capace di esprimere momenti costruttivi di profonda riflessione e non balzare agli onori delle cronache nazionali solo per episodi spiacevoli.

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