articolo di Roberto Levantaci
Foggia da nove, come i gol fatti nelle ultime tre gare. Tre con il Potenza, quattro con il Pescara, due nel derby con il Taranto. Nessuno subito. Il cambio di marcia della squadra di Gallo, che nel mirino ora vede sempre più da vicino la terza posizione. A sole cinque lunghezze ormai, con il Pescara in affanno e che non sa più vincere. Foggia bello e concreto, Peralta apre le danze, Garattoni le chiude, sempre più bomber con i suoi cinque centri in venticinque gare. Uno ogni cinque, niente male per uno che è chiamato a difendere. Taranto mai in partita, un solo tiro in porta nei novanta minuti, Nobile ha risposto presente. Ma è tutta la squadra di Gallo che si è fatta trovare pronta, nessuno escluso. Ogunseye stavolta a secco ma prezioso, Petermann solito direttore d’orchestra, Schenetti e Costa quantità e qualità. Là dietro Di Pasquale e compagnia senza sbavature. Troppo timido l’undici di Capuano, ci voleva ben altro per far male a questo Foggia. Che ora si presenta a Crotone con l’atteggiamento minaccioso di chi ci ha preso gusto. Del giocatore che dopo il tris cambia due carte per centrare il poker.